Turismo-welness
Wellness, una voce importante nel reparto dell’ospitalità
Le cifre che muove il turismo wellness sono degne di attenzione. A livello globale il turismo wellness rappresenta il 14% della spesa dell’ospitalità e raggiunge il ragguardevole valore di 494 miliardi di dollari. Inoltre le prospettive per il futuro di questo mercato crescono a una velocità superiore agli altri segmenti del turismo. (Ricerca Vivitalia/Legambiente)
Ma cosa significa esattamente “turismo wellness”. Con questo termine s’intende quel turismo prodotto da persone che viaggiano e scelgono delle mete precise con l’obiettivo di migliorare il proprio stato di salute psicofisica, ricercando esperienze uniche ed autentiche, praticando delle attività sportive o usufruendo di trattamenti dolci e non invasivi. L’obiettivo finale del turista wellness è incrementare il proprio livello di benessere e di prevenzione, innalzando in questo modo qualità di vita e salute. Questa modalità non va intesa riduttivamente come una tendenza di consumo ma come una cultura di vita. In altre parole il turista che sceglie questo stile di vita ha una visione del mondo che stabilisce consuetudini prioritarie precise: il benessere del corpo e dello spirito.
Turismo del benessere non significa solo salute
Chi sente parlare di turismo wellness tende ad associarlo solamente alla frequentazione di una struttura termale o a una beauty farm che eroga trattamenti rigenerativi o di bellezza. Il turismo wellness invece va ben oltre le strutture specializzate e si estende al territorio circostante, permettendo di valorizzarne gli aspetti paesaggistici, artistici ed enogastronomici. Secondo una ricerca dell’Osservatorio italiano del turismo del benessere il 43% degli italiani indica la natura come il luogo fondamentale del benessere ed associa questo termine con ‘tornare in forma’. Per il 73% degli italiani il turismo wellness è praticato entro i confini nazionali, solo il 27% si sposta all’estero.
Wellness, una necessità
Il turismo wellness risponde a una necessità delle società moderne, molto attente ai costi esorbitanti della salute pubblica nel budget nazionali di molte nazione europee. Sono anni ormai che la scarsa attenzione all’alimentazione sana ha generato un aumento dell’obesità nella popolazione al punto che varie nazioni europee hanno iniziato a prendere provvedimenti normativi per contenere e contrastare il fenomeno. L’obiettivo è passare dalle costose cure alla più conveniente prevenzione attraverso la diffusione della cultura di stili di vita sani. In un contesto di questo tipo il turismo wellness non può che crescere.
Turismo termale
In questo tipo di offerta non poteva mancare, naturalmente, il turismo termale. “In Italia le imprese termali sono 37.815, e offrono, complessivamente, 28mila posti letto, di cui, quasi il 50% localizzato nel Nord Italia, un business che occupa 60 mila addetti e produce un fatturato annuo di 1,5 miliardi euro. Il Veneto è la prima regione italiana con 85 aziende termali. Secondo i dati Istat, relativi alla capacità degli esercizi ricettivi, i comuni “termali” in Italia sono 170, con circa 3.700 strutture ricettive”.